Asse tematico

Servizi alle persone

Il Piano d’azione ed al suo interno l’Asse tematico “Servizi alle persone” si inseriscono nel solco della prima Strategia dell’Unione Europea per l’uguaglianza delle persone LGBTQIA+ (2020-2025), promuovendone un’attuazione a partire dalle città, come livello di governo più vicino alla conoscenza dei bisogni delle persone e all’individuazione di risposte efficaci. La strategia contiene alcune raccomandazioni-guida che il Patto segue. Tra queste, la necessità di formare il personale socio-sanitario al fine di renderlo maggiormente sensibile in merito alle esigenze sanitarie degli specifici target che compongono la comunità LGBTQIA+ nonché al fine di evitare le discriminazioni e la stigmatizzazione nell’accesso ai servizi sanitari; la promozione di un ambiente sicuro affinché le vittime LGBTQIA+ possano denunciare i reati, nonché migliore protezione e sostegno per le vittime della violenza; l’erogazione di servizi di assistenza alle vittime, comprese le case sicure, che siano disponibili e accessibili; la promozione di momenti di formazione congiunta tra personale dell’Amministrazione Comunale e delle FF.OO. in materia di reati generati dall’odio, al fine di sostenere le autorità nell’individuazione dei pregiudizi anti-LGBTQIA+ e al fine di aumentare la segnalazione dei reati; lo sviluppo delle possibilità di raccogliere dati statistici sulle persone LGBTQIA+. A livello regionale, il quadro di riferimento è dato dalla “Legge Regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, del 1 agosto 2019, n. 15, che promuove e realizza politiche, programmi ed azioni finalizzati a tutelare ogni persona nella propria libertà di espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere. La legge prevede inoltre l’istituzione del primo Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

Bisogni

  • Accessibilità, informazione e conoscenza dei servizi a cui accedere gratuitamente, con continuità e in spazi dedicati;
  • Accedere a servizi che rispondano ai nuovi bisogni della comunità LGBTQIA+, legati al benessere, al welfare, alla casa, al reddito, all’invecchiamento, alla violenza, alla sicurezza, all’educazione etc., che siano basati su un approccio community based, sicuri e friendly, con persone formate e della comunità, diffusi in maniera capillare.

Macro obiettivi

  1. Garantire servizi stabili, duraturi, adeguati, con figure professionali della comunità e con il riconoscimento della figura del peer educator;
  2. Prevedere che i servizi pubblici gestiti dalla comunità seguano protocolli concordati tra comunità e amministrazione locale. Promuovere, implementare e sostenere economicamente servizi plurali basati sul sapere di comunità e gestiti dalla comunità LGBTQIA+ in un’ottica intersezionale;
  3. Garantire all’interno di ogni settore e aree dell’Amministrazione una figura dedicata ai servizi LGBTQIA+ e che queste professioniste si coordinino all’interno dell’Amministrazione;
  4. Promuovere la raccolta dei dati sull’uguaglianza e favorirne la conoscenza, garantendo così una maggiore trasparenza.

Visione di cambiamento

“Bologna come città equa e giusta, sostenibile, costruita con la partecipazione attiva della comunità LGBTQIA+ in un’ottica intersezionale.” La visione di cambiamento formulata dalle realtà partecipanti per il tema “Servizi alle persone” tende ad un futuro ideale che si compone di diversi aspetti:

  • una città in cui non ci sono più barriere di genere e di età, anche per quanto riguarda i servizi, e in cui sono previste risorse dedicate, anche grazie ad una politica più intersezionale.
  • una città che accede alle risorse del PNRR e ne progetta la destinazione coinvolgendo la comunità queer.
  • una città con risorse economiche stabili e dedicate nel lungo termine, non solo sporadiche, per interventi puntuali e costanti nel tempo.
  • una città in cui tutti si interessano dei servizi per la comunità LGBTQIA+, non solo le associazioni che ne fanno parte e non solo la Pubblica Amministrazione; un impegno non più basato sul volontariato, ma con una prospettiva di riconoscimento di professionalità nel settore.
  • una città con servizi in rete, che si conoscono e collaborano, con una maggiore consapevolezza di questi servizi da parte delle persone, in modo che gli uni rimandino agli altri in una rete virtuosa e più efficace per la tutela della comunità LGBTQIA+.
  • una città con più spazi dedicati, che rispondano alla richiesta di co-housing e di accoglienza delle persone in difficoltà ed emarginate, in una visione di una città più solidale, equa e sostenibile. Nello specifico case rifugio, spazi di co-housing e CRA (Casa Residenza per Anziani non autosufficienti) per rispondere ai bisogni queer.
  • una città attenta alla salute fisica e psicologica, con una cittadinanza più consapevole riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare HIV e con la possibilità, per le persone, di avere una carica virale nulla.
  • una città che gestisce e interviene sulla violenza di genere, che colpisce anche la comunità LGBTQIA+, attraverso sportelli di supporto alle vittime gestiti dalle Forze dell’Ordine e da altri enti, in modo da creare una rete safe e accogliente.

Cluster dell'asse tematico Servizi alle persone

Cluster

Antiviolenza

Il cluster “Antiviolenza” comprende 6 progetti presentati da 5 Associazioni. I progetti raggruppati in questo cluster sono volti a prevenire e a combattere le forme di violenza di genere attraverso la prevenzione, il sostegno alla raccolta di dati e statistiche e al rafforzamento, in termini di specializzazione, delle risposte a tutela delle vittime; tale rafforzamento è favorito anche dalla previsione di formazione rivolta in particolare alle forze di polizia, al fine di affrontare, professionalmente, contesti di crimine che coinvolgono le persone LGBTQIA+.

Cluster

Accoglienza e accessibilità

Il cluster “Accoglienza e accessibilità” comprende 2 progetti presentati da 2 associazioni. I progetti raggruppati in questo cluster sono volti a favorire le persone Lgbtqia+ nell’accessibilità ai servizi e nell’accoglienza, soprattutto, in casi di violenza domestica o in condizioni di grave disagio economico.

Cluster

Diritti

Il cluster “Diritti” comprende 7 progetti presentati da 6 associazioni. I progetti raggruppati in questo cluster hanno l’obiettivo di promuovere la creazione di sportelli antidiscriminazioni e di consulenza legale nelle materie legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle persone LGBT, anche detenute, quali diritti collegati all’omofobia, nuove famiglie, diritto d’asilo, integrazione socio- culturale ecc.

Cluster

Salute

Il cluster “Salute” comprende 3 progetti presentati da 2 associazioni. I progetti raggruppati in questo cluster hanno l’obiettivo di sostenere e valorizzare la salute fisica e mentale delle persone LGBTIQA+, in quanto soggetti più vulnerabili ad eventuali situazioni di abuso, violenza e minor sostegno sociale e rischio di discriminazione; le proposte progettiali qui inserite vanno nella direzione di favorire la consapevolezza attraverso l’ascolto, la formazione e l’informazione in materia sanitaria.

Cluster

Supporto psicologico

Il cluster “Supporto psicologico” comprende 3 progetti presentati da 2 associazioni. I progetti raggruppati in questo cluster hanno l’obiettivo di favorire l’accoglienza, la consulenza e il supporto psicologico alle persone che stanno affrontando problematiche legate al proprio orientamento sessuale e alla sfera relazionale. I progetti qui inseriti intendono promuovere il benessere degli individui e la tutela dei diritti, offrendo supporto sociale e psicologico anche tramite informazioni e accompagnamento ai servizi pubblici e/o del privato sociale presenti sul territorio.

Cluster

Fuori cluster